
Considerazioni del critico letterario Rosa Marrapodi per la prematura scomparsa di Fabrizio Frizzi uno dei principali volti maschili della Rai
02 aprile 2018 23:07
Posted by Domenico Salvatore-
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Corrado era il suo maestro, nella sua quasi quarantennale carriera Frizzi, ha condotto quiz, varietà e talent show come Miss Italia, I fatti vostri, Scommettiamo che...?, Luna Park, Per tutta la vita...?, Cominciamo bene, Soliti ignoti e L'eredità, ha partecipato come concorrente in programmi di successo come Ballando con le stelle e Tale e quale show e ha recitato nelle due serie della fiction Non lasciamoci più. Considerato fin dagli anni ottanta è stato insieme a Pippo Baudo il conduttore con più trasm. È stato anche doppiatore.
L’improvvisa scomparsa di Fabrizio Frizzi
di Rosa Marrapodi
La vita è piena d’imprevisti, impensati in quanto tali, di sorprese liete e tristi, di momenti belli e brutti, di svariate esperienze che, facendo parte del cerchio dell’esistenza umana, in ogni caso, l’arricchiscono e la completano nella sua naturale evoluzione, pur lasciandoci, al loro accadere, sbalorditi e perplessi.
E potevamo noi immaginare che, quest’anno, dallo schermo televisivo, intorno alle venti, Fabrizio Frizzi, col suo largo, contagioso sorriso, non ci avrebbe fatto gli auguri di una Buona Pasqua?
Eppure l’imprevedibile è successo, nonostante i nostri auspici più rosei per il bravo presentatore de “l’ Eredità”, la trasmissione serale seguita da milioni di telespettatori, un omaggio speciale alla simpatia ed al brio dell’amato conduttore.
Manca a quell’ora, non lo si può negare, manca a tutti lo spontaneo sorriso di Frizzi, che si era conquistato il favore del pubblico, una popolarità meritata grazie alla sua personalità semplice e frizzante, alla naturalezza del suo modus operandi, al garbo con cui sapeva approcciarsi ai partecipanti al gioco, qualunque fosse la loro età e condizione sociale.
Equilibrato, imparziale con tutti, Fabrizio riusciva a trasmettere loro il proprio ottimismo e buonumore, tipici del suo carattere espansivo e gioviale, facendo sentire ognuno a proprio agio. Rappresentava per tutti, pubblico a casa e concorrenti, un riferimento sicuro, una robusta quercia a cui appoggiarsi, un amico sincero e fedele, portabandiera di determinati principi etico-morali, un affettuoso familiare da tenere da conto.
La partecipazione ai suoi funerali del suo pubblico, romano e non solo, in lacrime sincere, alcune migliaia di persone, fans, amici, colleghi ed estimatori, è stata la dimostrazione più evidente dell’elevato grado di popolarità, di cui lo sfortunato Fabrizio godeva, una solidarietà umana sentita e meritata, in quanto con la sua aperta affabilità egli eraentrato prima nelle case e poi nel cuore della gente comune, semplice e vera.
Fabrizio Frizzi era, infatti, per tutti gl’Italiani emblema di morigeratezza, di moralità, di nobiltà d’animo, qualità sintetizzate da quel suo impareggiabile sorriso aperto e coinvolgente con il quale si era conquistato il consenso generale.
Discreto e vicino ai sofferenti nel corpo e nello spirito, aveva donato, in gran segreto, il midollo osseo ad una giovinetta ammalata di leucemia, salvandola da morte certa.
E la cosa si è diffusa soltanto quando la ragazza trapiantata ha voluto sapere chi le avesse salvato la vita. Il suo era, in verità, un altruismo non esibito, non strombazzato per farsi pubblicità, ma vissuto e goduto nel proprio intimo.
Non era nel suo stile di vita farlo: il suo rigore morale gliel’avrebbe, comunque, impedito! Pur facendo parte del mondo dello spettacolo, rifuggiva dalla mondanità e dalla frivolezza, in quanto professionista serio, responsabile del proprio ruolo pubblico, marito e padre affettuoso e presente.
Per tutte le sue lodevoli qualità, il grande pubblico dei telespettatori ha amato Fabrizio Frizzi e l’ha pianto alla sua prematura quanto improvvisa scomparsa, perché egli era stato uno di loro, accanto a loro, idealmente uno di famiglia e, come tale, meritava di essere onorato.
Non ci meravigliamo di così tanto trasporto emotivo nei suoi confronti: Fabrizio se l’era conquistato sul campo, lavorando con serietà ma anche con letizia, da salesiano laico, divertendosi e facendo divertire il suo devoto pubblico.
Rosa Marrapodi
Bruzzano Zeffirio, 2 Aprile 2018
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