
AMSTERDAM: ciclisti padroni della città
25.06.2016 -
Corrispondenza da Amsterdam
di Elio Cotronei -
Nel panorama della città, conosciuta per i suoi numerosissimi canali e specchi d’acqua, tanto da essere stata denominata la Venezia del Nord, c’è lo sciamare delle biciclette. Le biciclette e i ciclisti sono padroni della città, non rispettano le regole, specie le precedenze, rendono problematica le vita agli automobilisti e ai pedoni che se le vedono sfrecciare attorno.
Personalmente ho conosciuto questa realtà per la prima volta nei lontani anni ’50, quando - abituati come siamo ad avere a fianco del marciapiede la strada – avendo fatto inavvertitamente un passo a fianco mi sono visto travolgere da un ciclista che transitava regolarmente nella pista ciclabile; fortunatamente senza danno alcuno ma con presa di consapevolezza di un’altra cultura.
D’altro canto viaggiare è mettersi a confronto con una variabilità di codici culturali che arricchiscono.
La città, come le altre città olandesi, possiede una fitta rete di piste e corsie ciclabili ad uso di tutte le età che sono il risultato di una conquista maturata in decenni invertendo la convinzione postbellica che sarebbero sparite a favore dell’automobile.
Ma l’aumento degli incidenti stradali, che nel 1971, provocarono 3.300 morti di cui 400 bambini indignò la popolazione e furono organizzate negli anni manifestazioni di protesta anche eclatanti.
“Stop alla strage dei bambini” fu il nome di un’associazione, fu costruito un intero quartiere per privileggiare ciclisti e pedoni. Altre associazioni ebbero un ruolo determinante e poi l’inquinamento, la crisi petrolifera, le prime domeniche senz’auto, in cui i bambini giocavano sulle strade deserte e la gente ricominciava a poter vivere la città in sicurezza. ecc. consentirono il diffondersi di una cultura funzionale .
Fu fondamentale la realizzazione di chilometri e chilometri di piste ciclabili, circa 35000 km, con punte del 38% degli spostamenti in bici ad Amsterdam. Sempre alta l’attenzione nel rendere le piste più moderne e nel prohgettare parcheggi funzionali dato il notevole flusso giornaliero di questo mezzi di locomozione.
Le foto a corredo sono state scattate in uno dei parcheggi, a due piani, a fianco alla modernissima stazione centrale.
Sul canale prospiciente battelli gratuiti capaci di 250 posti fanno la spola tra le rive dei corsi d’acqua per trasportare ciclisti e pedoni senza soluzione di continuità